Novellara, 22/02/2022
Sembra impossibile pensare che Gambo non spunterà più su un campo da basket; con il suo movimento un po’ scomposto, con la sua vociona robusta, con il suo sorriso contagioso o lo sguardo concentrato.
Il campo da basket è sempre stato il suo luogo naturale: per giocare, per allenare, per osservare, per commentare, per suggerire, per vivere in ogni modo tutti gli aspetti dello sport che ha sempre amato … e poi per consigliare ai giovani come occupare lo spazio, come anticipare l’uomo, quando prendere un tiro, come tagliar fuori a rimbalzo, le cose che lui faceva da quando era “alto così”, le cose che gli venivano bene e che cercava di trasmettere ai ragazzi.
Una cosa che invece non si può trasmettere è l’empatia, quella è una dote naturale: o ce l’hai, o difficilmente la impari; Gambo ne aveva a quintali!
Lui è stato a Novellara una sola stagione ma la sensazione è che abbia giocato da noi per tanti anni, è diventato subito un beniamino degli appassionati, ha riempito lo spogliatoio della sua presenza, ha saputo coinvolgere e si è lasciato coinvolgere. La sua spontaneità, la sua energia, la sua voglia di far squadra, la sua generosità hanno contagiato tutto l’ambiente cestistico novellarese e, per primi, noi compagni di squadra. Con lui è stato più facile allenarsi, scendere in campo, giocare e … anche vincere! Una squadra è fatta di persone e di “chimica”; lui ha sempre saputo portare nello spogliatoio le cose che servivano per far bene … e, come a Novellara, son certo, avrà fatto in ogni sua squadra di una carriera cestistica “lunga così”.
Per ironia della sorte, proprio su un campo da basket, si è sentito male qualche giorno fa … ma, stavolta, nonostante, siamo certi, abbia messo ancora una volta tutta la sua voglia di vincere, stavolta non ce l’ha fatta! Oggi ha perso lui, ma abbiamo perso tutti noi … Abbiamo perso un amico e, stavolta, insieme a lui, abbiamo perso una partita importante. Oggi ci sentiamo tutti meno forti ma, da qualche parte, dovremo trovare la capacità di reagire, seguendo proprio il suo esempio, ricordando le sue immagini che restano scolpite dentro e le storie di sport che lo hanno reso grande e mitico …
I miti, purtroppo, hanno questo difetto: se ne vanno troppo presto!
Noi, quaggiù, continueremo a far basket, seguendo il nostro istinto e la nostra passione; continueremo a lavorare nel nostro sport per i giovani e per un canestro in più, continueremo a raccontar loro di situazioni leggendarie vissute sui campi e tu, Gambo, sarai spesso protagonista di quei racconti … la presenza del mitico Gambo continuerà sempre ad aleggiare sui rettangoli di gioco.
Ciao Gambo.
Dagli AMICI di Pallacanestro Novellara l’abbraccio più commosso ed emozionato